Il circolo polare, sia artico che antartico, è il parallelo che circoscrive l'area attorno al polo, rispettivamente nord e sud, cui appartiene.
Il circolo polare attorno al polo nord prende il nome di circolo polare artico, mentre quello attorno al polo sud è detto circolo polare antartico. Le porzioni di superficie sferica racchiuse dai circoli polari vengono chiamate regioni polari o zone frigide, e hanno al loro centro il rispettivo polo geografico.
La latitudine dei circoli polari è di 66° 33′ 49″ (o 66,5636° in centesimali) ed è stata calcolata come la differenza tra la verticale (90°) dell'inclinazione dell'asse di rotazione della Terra e il piano dell'eclittica (23° 26′11″), coordinate attuali del tropico del cancro.
Poiché l'inclinazione dell'asse terrestre rispetto all'eclittica varia sensibilmente col passare del tempo, il valore di 66° 33′ 49″ per i due circoli polari è fissato per convenzione.
Caratteristica saliente dell'area compresa tra polo e circolo polare è il fatto che, almeno una volta all'anno, il Sole non sorge e non tramonta per 24 ore continuate, creando rispettivamente i fenomeni della notte polare e del giorno polare, o sole di mezzanotte.
In estate il Sole si abbassa sull'orizzonte, senza mai tramontare. A mezzanotte esso tocca il punto più basso, che è tanto più alto in cielo quanto maggiore è la latitudine, e quindi ricomincia a salire. In inverno, invece, non sorge mai al di sopra dell'orizzonte, arrivando al massimo a schiarire il cielo con luce vespertina nelle ore centrali del giorno.
Le seguenti affermazioni sono sostanzialmente equivalenti e identificano con soddisfacente precisione (vedi annotazioni varie tra parentesi) i punti dell'area compresa tra polo e rispettivo circolo:
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