Dall'unità d'Italia, entro le variazioni dei confini amministrativi, alcune province hanno mutato denominazione a seguito di trasformazioni territoriali, altre sono state soppresse del tutto.

Province d'Italia soppresse

La Terra di Lavoro nel 1905

Province non più sotto sovranità italiana

Province giuliane e dalmate

Divisione amministrativa dell'Istria e del Quarnaro dal 1924 al 1943 con segnate la provincia di Trieste (colore verde), la provincia di Gorizia (blu), la provincia di Pola (giallo) e la provincia di Fiume (rosso)
Mappa del Governatorato della Dalmazia, con segnate la provincia di Zara (in verde), la provincia di Spalato (in arancio) e la provincia di Cattaro (in rosso scarlatto)
La provincia italiana di Lubiana (1941-1943), inclusa come provincia autonoma nel compartimento statistico della Venezia Giulia

Province delle ex colonie italiane

Province del Dodecaneso

Province libiche

La Libia era divisa in 4 province e 1 territorio (Territorio Militare del Sud)[6]:

Province albanesi

Il Regno d'Albania fu occupato il 7 aprile 1939 dall'Italia e nel 1944 riconquistò l'indipendenza. Durante il protettorato italiano l'Albania era divisa in 13 province:

  • La provincia di Scutari (capoluogo Scutari)
  • La provincia di Kukës (capoluogo Kukës)
  • La provincia di Alessio (capoluogo Alessio)
  • La provincia di Debar (capoluogo Debar)
  • La provincia di Durazzo (capoluogo Durazzo)
  • La provincia di Tirana (capoluogo Tirana) dove aveva sede il Luogotenente Generale
  • La provincia di Elbasan (capoluogo Elbasan)
  • La provincia di Levani o provincia di Apollonia (capoluogo Levani)
  • La provincia di Berati (capoluogo Berati)
  • La provincia di Corizza (capoluogo Corizza)
  • La provincia di Argirocastro (capoluogo Argirocastro)
  • La provincia di Valona (capoluogo Valona)
  • La provincia di Pristina o del Cossovo (capoluogo Pristina), aggiunta nel 1941